Una full immersion di cinque giorni per familiarizzare con l'abc dell’imprenditorialità e imparare a commercializzare le proprie idee al rientro in patria. E’ il programma previsto per i circa 40 studenti – fisici e ingegneri provenienti da Congo, Nigeria, Algeria e Filippine, ma anche da molti altri paesi in via di sviluppo – giunti a Trieste per seguire il Workshop on Entrepreneurship for Physicists and Engineers from Developing Countries, l’undicesimo di una serie iniziata nel lontano 2006 e il quarto a Trieste. A organizzare congiuntamente l’iniziativa sono il Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam (http://www.ictp.it/) e la TWAS, insieme alla Società americana di fisica (http://www.aps.org/) e all’Istituto di Fisica britannico, Iop (http://www.iop.org/).
"L’idea di istituire questo programma di formazione così specifico - ha detto Joseph Niemela, Senior research scientist all'Ictp e responsabile del gruppo di Fisica applicata - nasce dall'esigenza di fondere la ricerca di base e il suo trasferimento al mercato. Promuovere quella che viene chiamata la "capacity building", in linea con la missione stessa del Centro di fisica".
Dunque, colmare una lacuna che tuttora pesa sull’economia e sullo sviluppo dei paesi del Sud del mondo: la capacità di generare innovazione, di tradurre le idee e le conoscenze acquisite con la ricerca di base in opportunità di commercio, in brevetti e in ulteriore sviluppo.
“L’obiettivo è sicuramente ambizioso, anche perché alla fine della settimana gli studenti dovranno produrre un business plan seguendo i criteri e le indicazioni che avranno apprese nel corso delle lezioni teorico-pratiche”, spiega Peter McGrath, responsabile del settore Programmi della TWAS. “Per questo motivo, i docenti che partecipano a questo Workshop hanno estrazione e competenze diverse: ci sono scienziati-imprenditori, che hanno messo a frutto la propria esperienza in settori quali la sensoristica medica e ambientale, l’aerospaziale, il monitoraggio di parametri fisiologici, l’ingegneria ottica e le biotecnologie, ma ci sono anche imprenditori puri che metteranno a disposizione degli studenti non solo la loro esperienza e i successi, ma anche gli errori compiuti lungo il cammino, insegnando i trucchi per evitarli”.
Fra le materie di insegnamento figurano la relazione fra ricerca, invenzione e prodotto; come gestire un rapporto professionale con l’industria; l’importanza della corretta commercializzazione; la protezione intellettuale e il mondo dei brevetti. Non mancherà una serie di esercitazioni pratiche finalizzate a capire qual è il modo migliore di comunicare le proprie idee e imparare le strategie per presentare il curriculum o un prodotto destinato al mercato. Come ha commentato Beth Taylor, dello Iop britannico: "La gente pensa alla fisica come a una disciplina di base, fatta di ricerca e calcoli astrusi. Questo e' vero in parte. La fisica, infatti, ha un'anima molto applicativa, che offre enormi benefici alla gente e alla societa'. Noi amiamo definirla la fisica delle azioni concrete".