Per festeggiare quasi 1200 scienziati affiliati, 500 borse di studio erogate ogni anno e programmi di sviluppo in crescita, la TWAS, l'accademia mondiale delle scienze di Trieste, rinnova anche il suo sito web (www.twas.org). L’obiettivo è facilitare la navigazione degli scienziati dei paesi in via di sviluppo che chiedono di accedere a risorse finanziarie e all’alta formazione.
Quali sono le sue caratteristiche? Rispetto al precedente, il nuovo sito - curato da Interfase (www.interfase.it) – garantisce un migliore accesso alle borse di studio erogate ogni anno dalla TWAS e facilita gli studenti di pre- o post-dottorato nella scelta dell’istituto ove specializzarsi, fra i 15 e più partner impegnati in alta formazione. Ricercatori singoli o gruppi di ricerca trovano chiare informazioni per ricevere finanziamenti specifici (l’Accademia eroga finanziamenti per oltre un milione di dollari l’anno per sostenere progetti innovativi). L'Italia, da sempre forte sostenitore dell'Accademia, ha una sua collocazione di primo piano. È stata aggiunta anche una sezione per chi voglia finanziare specifici progetti dell’Accademia. Neiprossimi mesi, inoltre, il sito disporrà anche I una versione ottimizzata per le connessioni lente, ancora frequenti nel sud del mondo. 
“Siamo entrati nel quarto decennio di attività della TWAS, vogliamo più che mai segnare il passo con un mondo che cambia, e desideriamo che il nostro sito rifletta questa esigenza di innovazione’’, sottolinea Romain Murenzi, direttore esecutivo dell’Accademia dal 2011.
Partita con 40 affiliati nel lontano 1985, per impulso del Nobel pachistano Abdus Salam, l’Accademia è cresciuta in modo esponenziale in questi 30 anni: oggi conta 1111 membri effettivi provenienti da 90 paesi del mondo, tra cui 15 premi Nobel. Inoltre, vista l’importanza della scienza nelle questioni politiche e diplomatiche, la TWAS offre seminari formativi di Scienza & Diplomazia, che richiamano periodicamente in città nomi famosi del settore.
La forza della TWAS, ha commentato ancora Murenzi, sta nell’edificio di contatti e collaborazioni che ha saputo creare, mettendo in rete fra loro più di 100 accademie scientifiche, oltre 4000 donne scienziato, e dozzine di centri di ricerca nel sud del mondo.