La TWAS può contare su una presenza strategica nel consiglio di esperti in tema di tecnologia istituito dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
Romain Murenzi, direttore esecutivo della TWAS è fra i dieci consiglieri da poco nominati nell'ambito di quello che è stato chiamato Technology Facilitation Mechanism (TFM), ovvero meccanismo per la facilitazione tecnologica, un organismo il cui obiettivo è promuovere l'attuazione dei goal di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals).
La task force del TFM include scienziati noti a livello internazionale, ma anche esponenti del settore privato e pubblico, e prende le mosse dall'Agenda per lo sviluppo sostenibile discussa a New York nel summit delle Nazioni Unite tenutosi alla fine del 2015.
Il meccanismo di facilitazione tecnologica prevede la collaborazione fra agenzie delle Nazioni Unite, la società civile e la comunità scientifica internazionale. Il consiglio dei dieci, il cui mandato durerà due anni, è composto da esperti che garantiscono un equilibrio in termini di presenza geografica e di capacità scientifica e tecnologica. Romain Murenzi è tra essi.
Murenzi, che è stato Ministro della scienza e della tecnologia in Ruanda, non è nuovo a incarichi del genere: lo stesso Ban Ki-moon lo ha già nominato presidente della commissione internazionale per la Banca tecnologica, ma è anche membro della Itu/Unesco Broadband Commission for digital development, la comissione incaricata di promuovere la banda larga, che rappresenta una tecnologia dotata del potenziale di stimolare progressi in tutti e tre i pilastri dello sviluppo sostenibile: prosperità economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale.
Fanno parte del board esperti provenienti da Ruanda (Romain Murenzi, appunto), Sud Africa, Arabia Saudita, Filippine, Brasile, Nicaragua, Montenegro, Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi.
Cristina Serra