Viene dal Sud del mondo, ma conosce il Nord e le dinamiche che lo governano. E intende impegnarsi per offrire ai paesi in via di sviluppo gli strumenti per camminare alla pari con gli altri. Romain Murenzi dal 1 aprile di quest'anno è il nuovo direttore esecutivo della Twas, l'accademia delle scienze per i paesi in via di sviluppo il cui segretariato si trova a Trieste, nel campus del Centro internazionale di fisica teorica Abdus Salam. Nato in Rwanda 52 anni fa, ha trascorso infanzia e giovinezza in Burundi, ma ha completato la sua formazione culturale e professionale (è fisico teorico) in Francia e negli Stati Uniti, ad Atlanta (Georgia).
Negli anni successivi alla guerra civile fra tutsi e hutu (1994) - che gli ha strappato più d'un parente e amico - Murenzi ha iniziato in solitaria un'opera di formazione superiore: ogni anno, dal 1996 al 2000, si è recato in Rwanda per tenere corsi e seminari all'università di Butare.
Per ben due volte ha ricoperto la carica di Ministro dell'educazione, scienza e tecnologia, prima nel 2001 e poi nuovamente nel 2006. Si deve a lui la rinascita culturale, e in parte anche economica, che il Rwanda sta vivendo negli utltimi anni, con un aumento del 7 per cento annuo dell'economia, dal '98 al 2008, e investimenti in scienza e tecnologia pari al 1,6 per cento del Pil. Oggi Murenzi è alla guida della Twas, che conta ben mille membri, l'85 per cento dei quali è del Sud del mondo, e ha un'idea precisa delle azioni da intraprendere durante il suo mandato.
"L'esperienza del Rwanda - dice - può essere considerata un modello da esportare e da applicare anche ad altri paesi in via di sviluppo. Dopo le vicende degli anni Novanta, il paese ha recuperato stabilità grazie a un governo lungimirante e a una politica che si è focalizzata sull'istruzione e sullo sviluppo di scienza e tecnologia". Il programma "Vision 2020", per esempio, prevede di traghettare il Rwanda da un'economia di tipo agricolo a un'economia basata sulla conoscenza. A tal fine, il governo ha dato grandissimo impulso all'istruzione, portando il numero degli studenti universitari dai 2-3000 degli anni Sessanta, ai 60 mila odierni.
Prosegue Murenzi: "Scienza e sviluppo tecnologico sono strumenti che permettono di alleviare la povertà e di combattere la corruzione, che in Africa è un problema davvero urgente". La Twas, a questo riguardo, svolge un'opera capillare di formazione superiore, stimolando i contatti tra istituti del Sud del mondo, ma anche fra Sud e Nord, e distribuendo borse di studio e microfinanziamenti che, in Paesi dove nulla è garantito, possono fare una gran differenza.
"I miei obiettivi -conclude Murenzi - sono rafforzare ciò che già esiste: aumentare il numero dei ricercatori di alto livello in grado di insegnare a studenti e a ricercatori meno esperti. E incrementare la mobilità del capitale umano, promuovendo viaggi di formazione e istruzione all'estero". Può non essere di immediato realizzo, ma non c'è dubbio che la ricetta Murenzi prima o poi risulterà vincente.