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Dichiarazione dello IAP sulla biologia sintetica

Dichiarazione dello IAP sulla biologia sintetica

Lo IAP - il network gobale delle accademie scientifiche - ha pubblicato una dichiarazione dal titolo "Potenzialità della biologia di sintesi a livello globale: opportunità scientifiche e governance".

Nella sua dichiarazione, lo IAP prende in esame i diversi ambiti della biologia di sintesi (o biologia sintetica) in cui i ricercatori sono attualmente impegnati, tra cui figurano la produzione di farmaci meno costosi, di molecole chimiche di interesse economico-commerciale e la messa a punto di biocarburanti di nuova generazione. In un futuro non lontano, è probabile che la biologia sintetica trovi applicazioni anche in biomedicina, agricoltura, nei processi di decontaminazione di suolo e acqua, nella biosensoristica, nel settore dei nuovi materiali, dei nanodispositivi e persino nell'elaborazione delle informazioni.

Per biologia sintetica si intende l'ideazione e la messa a punto di sistemi biologici e biochimici personalizzati in grado di svolgere funzioni nuove o migliorate. Questa scienza attinge a un ampio ventaglio di discipline e metodologie per progettare molecole, costruire circuiti genetici e assemblare organismi semplici. Di recente, gli scienziati hanno dimostrato la sua validità e fattibilità realizzando un cromosoma di lievito che è riuscito a funzionare in cellule in coltura. (Nature, 7 Marzo 2014).

"Questa dichiarazione si basa sul lavoro svolto dai membri delle 106 accademie che fanno capo allo IAP e di network regionali come l'Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti (US NAS) e il Consiglio di Consulenza Scientifica delle Accademie Europee (EASAC)" spiega Volker ter Meulen, copresidente dello IAP. "Le Accademie mondiali hanno esaminato le principali questioni di biosicurezza che ruotano attorno alla biologia sintetica, riflettendo sui contributi positivi che questa disciplina può dare in termini di risoluzione di problemi sociali, di salute pubblica, di alimentazione e di sicurezza energetica. Abbiamo anche identificato le sfide tecniche da superare per sviluppare ulteriormente questo settore, così come gli ostacoli che possono, in linea di principio, impedire alla biologia sintetica di esplicare appieno il suo potenziale positivo".  

Uno dei potenziali ostacoli che potrebbero impedire una maggior diffusione della biologia sintetica riguarda la percezione pubblica dell'impatto che questa disciplina potrebbe avere sull'ambiente, o un abuso intenzionale delle sue potenzialità.

Per quel che riguarda i timori relativi all'ambiente, la dichiarazione dello IAP chiama in causa documenti come la Convenzione sulla diversità biologica (CBD), i cui membri si riuniranno a Montreal, Canada, il prossimo giugno, per esaminare i potenziali benefici e i rischi di questa nuova tecnologia.

"È fondamentale che la politica globale non sia spinta, intenzionalmente o meno, a imporre misure cautelative eccessive alla biologia di sintesi, giacché ciò rischierebbe di scoraggiare l’innovazione che, invece, potrebbe migliorare la sicurezza alimentare ed energetica, le condizioni sanitarie e la sostenibilità ambientale o contribuire a far fronte ad altre sfide urgenti per l’umanità," conferma Mohamed Hassan, l'altro copresidente dello IAP. "Inoltre, è di estrema importanza non impedire, soprattutto fra i giovani ricercatori, la ricerca di base che potrà portare a una più profonda conoscenza dei sistemi biologici naturali. Ma anche far sì che sorgano centri sempre più interdisciplinari preposti alla costante revisione etica e sociale dei temi che emergeranno dalle ricerche in biologia sintetica".

Nella dichiarazione dello IAP sono contenute anche altre raccomandazioni:

* Comunicare con il pubblico e chiarire i dubbi etici collegati alla biologia sintetica;

* Elaborare modelli alternativi di attribuzione e condivisione dei risultati della ricerca  (brevetti, open source);

* Definire il sistema di regolamentazione della biologia di sintesi;

* Diffondere le linee guida facendo appello alla responsabilità scientifica (1).

"Lo IAP, insieme con tutte le accademie che ne fanno parte, si assume la responsabilità di raccogliere gli elementi necessari a garantire un impegno globale su questo fronte e a incoraggiare la collaborazione dei ricercatori, sia di quelli che gestiscono e consentono l'utilizzo di queste tecnologie, sia di coloro che ne saranno i fruitori e i beneficiari," aggiunge ter Meulen. "Tutti assieme, dobbiamo garantire che le politiche globali siano sufficientemente flessibili da incoraggiare la ricerca e gestire l'innovazione, garantendo al contempo una corretta informazione su attività sensibili e sui modi per ridurre eventuali possibili rischi."

Assieme alla dichiarazione dello IAP, la rivista Nature ha pubblicato ieri (7 maggio) un editoriale "World View" a firma di Volker ter Meulen.

La dichiarazione dello IAP sarà presto disponibile anche nelle seguenti lingue: arabo, cinese, francese, hindi, giapponese, portoghese e spagnolo.

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1) IAC and IAP, Responsible Conduct in the Global Research Enterprise: A Policy Report (2012)

Note

• Il gruppo di lavoro che ha realizzato la dichiarazione dello IAP "Potenzialità della biologia di sintesi a livello globale: opportunità scientifiche e governance" è composto da:

  • Chinese Academy of Sciences (CAS) – Prof. Xianen Zhang
  • The Royal Society, UK – Prof. Peter Leadlay
  • Science Council of Japan (SCJ) – Prof. Daisuke Kiga
  • US NAS – Prof. Richard Murray
  • EASAC – Dr. Robin Fears (Working Group chair)
  • Global Young Academy (GYA) – Profs. Borys Wrobel, Marc Creus and Nico Dissmeyer.

• Lo IAP è un network globale di 106 accademie scientifiche. Nato nel 1993, ha come obiettivo creare una rete di contatti fra i membri delle diverse istituzioni affinché possano fornire informazioni a cittadini e amministratori pubblici sugli aspetti scientifici di problemi di interesse globale. Il segretariato dello IAP si trova presso il quartier generale della TWAS, l'accademia mondiale delle scienze, a Trieste. Le attività dello IAP sono supportate dal Governo italiano e da contributi provenienti da accademie scientifiche in tutto il mondo. Maggiori informazioni sullo IAP si possono trovare qui.

• Tramite lo IAP, le accademie scientifiche di tutto il mondo hanno diffuso dichiarazioni su temi globali sin dal 1994, anno in cui hanno espresso il loro parere sulla crescita della popolazione mondiale. Le dichiarazioni dello IAP hanno riguardato finora temi quali l'acidificazione degli oceani, biosicurezza, sviluppo sostenibile e deforestazione. Nel novembre 2013, lo IAP ha diffuso una dichiarazione congiunta con l'InterAcademy Medical Panel (IAMP) su "Resistenza agli antibiotici: è necessario intervenire".

 

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